Perché litighiamo con il nostro partner? Meccanismi di difesa e terapia di coppia

Perché litighiamo con il nostro partner? Meccanismi di difesa e terapia di coppia

Le terapie con le coppie possono essere particolarmente ardue, specialmente quando i loro modelli di interazione sono rigidi e radicati e danno vita a un circolo vizioso difficile da spezzare.

La TIF (Terapia Intergenerazionale Famigliare) impiega metodi e tecniche specifiche per neutralizzare queste dinamiche nocive. La TIF è fondata sui modelli dinamico brevi e sulle teorie dell’attaccamento e aiuta la coppia e i partner a rispondere alla domanda: “Con quale persona importante del mio passato ti sto confondendo e come faccio a smettere?”. Obiettivi della TIF sono inoltre quelli di sostenere la coppia nel ristabilire un equilibrio basato sulla comprensione reciproca, l’ascolto attivo e la consapevolezza delle proprie esperienze individuali.

In una prospettiva psicodinamica, si riconosce che la coppia evita emozioni dolorose attraverso uno stile di interazione che agisce come meccanismo di difesa per entrambi i partner. Tuttavia, prima di analizzare come tale interazione funga da difesa, è spesso richiesto un lavoro preparatorio. Ciò è dovuto al fatto che, proprio come i pazienti individuali possono presentarsi fragili, depressi, con resistenze moderate o elevate, lo stesso può verificarsi anche per le coppie.

Nell’ambito della TIF e dell’ISTDP (Psicoterapia Intensiva Dinamica Breve) è comune iniziare la terapia di coppia incontrando entrambi i partner per comprendere i loro problemi e obiettivi e ciò che si cela dietro ad essi. Si conducono successivamente sedute individuali per ciascun membro della coppia.

Durante le sessioni il terapeuta aiuta il paziente a:

  • identificare la propria ansia e regolarla quando eccessiva
  • riconoscere i meccanismi patologici che essa scatena e le emozioni intollerabili da cui è causata
  • sbloccare gli aspetti emotivi inibiti

È fondamentale che l’ansia di entrambi i partner sia ben regolata, altrimenti la terapia di coppia potrebbe risultare inefficace quando non impossibile. Uno o entrambi i partner potrebbero per esempio essere sopraffatti e di conseguenza incapaci di riflettere adeguatamente.

I pazienti possono “fallire” in questa situazione, poiché si richiede loro di affrontare la terapia di coppia mentre sono sommersi dall’ansia. In questo stato tendono a negare, proiettare, o agire le proprie emozioni senza nemmeno riuscire a riconoscerle e a riflettere su di esse. È essenziale, pertanto, al fine di sviluppare un’efficace alleanza terapeutica, che la regolazione dell’ansia e la gestione degli aspetti emotivi siano parte integrante della terapia di coppia.

Durante le sessioni individuali il terapeuta esamina il sistema di resistenza e le difese adottate da ciascun membro della coppia (per approfondimenti sulle difese, consultare l’articolo dedicato). Se uno o entrambi i partner utilizzano meccanismi di difesa come la scissione e la proiezione il terapeuta aiuta loro a riconoscerli e a sviluppare una maggiore tolleranza agli affetti, consentendo di gestire meglio le emozioni interne senza che vengano proiettate o agite sul coniuge. Una volta che il paziente è in grado di riconoscere le proprie proiezioni durante le sedute individuali può comprendere più facilmente gli schemi che emergono nella terapia di coppia e come influenzano la relazione con il partner.

Il terapeuta fornisce anche supporto nel riconoscere il modello di causalità: l’intimità scatena emozioni; le emozioni generano ansia (spesso inconscia); l’ansia può attivare le difese (quasi sempre inconsce); e le difese portano a un modello relazionale disfunzionale. Acquisendo una maggiore capacità di osservazione, autoregolazione dell’ansia e tolleranza agli affetti, i pazienti ottengono gli strumenti necessari per affrontare con successo la terapia di coppia.

 

Nella TIF viene effettuata una valutazione approfondita e condivisa di ciascun membro della coppia, esaminando il conflitto di base legato all’intimità emotiva, il livello di tolleranza agli affetti, le vie di scarica dell’ansia inconscia e il sistema di difese adottato. Questa analisi consente di comprendere come le difese dei singoli partner contribuiscano al modello relazionale disfunzionale della coppia e come adattare il trattamento di conseguenza.

Nonostante il diffuso scetticismo sulla psicoterapia in generale e su quella di coppia in particolare, sono ormai consolidate le evidenze scientifiche che mostrano quanto una buona terapia, svolta con professionisti preparati ed emotivamente disponibili, possa essere determinante nell’aiutare la coppia a comprendere le paure del passato e a superare ostacoli apparentemente insormontabili. Il risultato? Ferite totalmente o parzialmente guarite e un rapporto più forte per le sfide che la coppia si troverà ad affrontare nel proprio futuro.

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